L'ultima versione di Ubuntu, Dapper Drake, fornisce infatti 3 anni di supporto (5 per la versione server) relativamente ai software compresi nella distribuzione, e Canonical offre consulenza telefonica a pagamento, oltre che un network di aziende in grado di offrire servizi su Ubuntu. Ubuntu è ora "certificata" con DB2 di IBM, con Oracle DB, e con molti altri prodotti Enterprise (Red Hat, è il momento di tremare, a differenza di quanto sostengono le persone nell'articolo da me citato).
La stessa Edgy Eft è un tentativo di portare una grande innovazione ("Risk is good, when you give it a place and a time", come sostiene Mark Shuttleworth).
Io penso che Ubuntu si sta facendo strada nella maniera giusta... e, insieme con le quote di mercato, arriveranno sempre più opportunità per il software, e l'approccio, Open Source.
5 commenti:
Penso che non siano molte le persone in grado di cambiare il mondo...
...bè, Mark è sicuramente una di queste.
appena ubuntu inizierà ad offrire servizi aggiuntivi a pagamento, modello mandriva, l'abbandonero' come ho fatto con quest'ultima.
@emanuele: speriamo.
@anonymous: forse dovresti ragionare su quello che significa un "modello di business" basato sull'Open Source. Senza modelli di business, non c'è gara.
Se vuoi parliamone, anche in privato.
Per quello che so, almeno per oracle, non hanno ancora la certificazione, ma stanno lavorando per averla per l'express db, che non e' altro che la versione gratuita (e limitata ) del db oracle.
Con calma riusciranno.. La certificazione Oracle - Red Hat e' ormai consolidata da tempo e ci vorra' un po' prima che i sistemisti pensino seriamente di usare ubuntu con Oracle.
In realta' funziona, ma nessuno si prenderebbe la responsabilita' di mettere in produzione un sistema non certificato....
Infatti, il punto è proprio sulle responsabilità, specialmente in PA.
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