
Oggi, 20 marzo, Richard M. Stallman (
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wikipedia) era a Perugia, per un seminario, organizzato dal
LUG locale (bravi!).
Dopo aver parlato lungamente delle origini del free software, del
DRM, del
TCPA, del kernel e quant'altro, si è messo a disposizione per eventuali domande.
Io, ovviamente, sono stato il primo: "Che ne pensi della distribuzione
Ubuntu? E' abbastanza GNU?"
Secca la risposta: "Ubuntu permette l'utilizzo di software proprietario, e quindi non va bene. Si chiama Linux Ubuntu, invece di GNU/Linux Ubuntu, e neanche questo va bene. In breve: non mi piace".
Dalla platea qualcuno parla di Debian, e la replica è altrettanto secca: "Anche Debian, purtroppo, permette l'uso di software proprietario. Non mi piace".
Devo essere sincero: me lo aspettavo. Cercavo solo una conferma precisa riguardante Ubuntu.
Caro Stallman, ti ammiro davvero, ma questa tua chiusura verso quelli che sono i PROTAGONISTI del movimento dell'Open Source e del Free Software, proprio non la capisco. Senza Red Hat, senza Suse e ora Novell, senza Debian, senza Ubuntu... ora tu non saresti in Italia a fare conferenze, ma in qualche angolo dell'America, quasi privo di fama.
Sarebbe ora che riconoscessi anche i meriti degli altri, oltre che i meriti della
Free Software Foundation e naturalmente di te stesso.
Ripeto, ti ammiro: ma la cocciutaggine, portata all'estremo, è solo dannosa.