lunedì, novembre 21, 2005

Un laptop da 100 dollari?

Da alcuni giorni, nel mondo, è tornata alle cronache la "storiella" del caro vecchio Nicholas Negroponte, che sogna un laptop da 100 dollari per ogni bambino dei paesi poveri. Ora vi dico la mia.
Un laptop, da 100 o da 1000 dollari, ha un potenziale enorme, che dipende dalla capacità di usarlo, dalla assistenza che si riceve in caso di guasti, dalla possibilità di condividere altre risorse, stampare, telefonare in VoIP.
Secondo me, invece di un laptop da 100 dollari, bisognerebbe donare a queste persone la capacità di comunicare... come? Un orologio da polso, simil-palmare, con un piccolo computer dentro, collegato in wireless al più vicino access point, in grado di far comunicare con chiunque, navigare su internet, leggere la posta. Che costerebbe di meno, e richiederebbe solo una frazione delle risorse computazionali, ubicate in ogni base station.
Forse così la "education" dei pargoli andrebbe salvaguardata, e aiutata.
Forse QUESTA sarebbe la vera rivoluzione per quei popoli. The Ubuntu way.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

non sono d'accordo: l'idea del laptop da pochi soldi secondo me è ottima.
Comunque il tuo punto di vista non è tutto sbagliato.
ciao!
Fede

Anonimo ha detto...

io invece sono d'accordo con simone: per loro 100 dollari sono una enormità. Meglio fare qualcosa di nuovo.

Anonimo ha detto...

...per generare capacità comunicative basta un telefonino... come hanno palesemente dimostrato i teen-agers italiani, che passano ore a spedirsi cavolate via sms....
...questa cosa c'è già....
...forse, invece, con un pc da 100 dollari in linux, questa gente comincerà ad imparare l'informatica,
e magari in un annetto sarà in grado di costruirsi un database con interfaccia web in php, e forse aiutare chi non lo sa fare... liberando il mondo da quella porcheria che è access...

Fede (un altro...)